Gli SSD (Solid State Drive) sono spesso utilizzati in quanto vengono descritti come più veloci e più sicuri dei comuni dischi rigidi. Ma è veramente cosi ? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.


Come funziona un SSD ?

Rappresentando a blocchi un SSD, possiamo notare che esso è composto principalmente da un Controller e da una serie di NAND.

Le funzioni del Controller, sono :

  • Gestione interfacciamento del bus SATA
  • Gestione della lettura/scrittura dei dati nelle NAND

I dati veri e propri, sono quindi memorizzati nelle NAND che altro non sono che delle semplici memorie flash. Il numero di NAND installate dipende dalla capacità complessiva del SSD. A differenza di un Hard Disk, l’indirizzamento per le operazioni di lettura/scrittura, non avviene attraverso il comune sistema LBA (Logical Block Addressing) ma, a seconda del tipo di controller installato, è utilizzato uno specifico algoritmo che comporta una serie di operazioni logiche sui bytes (Es: XOR, Bit Inversion, Ecc..) prima che essi siano effettivamente memorizzati nelle NAND. Tale processo viene definito Translazione :


Quali sono i reali vantaggi utilizzando un SSD ?

I due parametri principale che forniscono indicazioni sulle reali performance di un comune Hard Disk, sono :

  • Transfer Rate. Indica la velocità di trasferimento dei dati
  • Average Seek Time. Indica la media del tempo necessario alla testina del disco rigido, per spostarsi nel LBA richiesto per l’operazione di lettura/scrittura

Anche se il valore di Transfer Rate dichiarato dal produttore di un disco rigido è molto elevato, nella realtà la velocità massima che è possibile raggiungere è quella specifica del bus SATA (se il disco rigido è un SATA) :

Versione Nome Commerciale Transfer Rate Teorico Transfer Rate Reale
Sata 1.0 Serial ATA-150 1,5 Gbps (192 MB/s) 1,2 Gbit/s (150 MB/s)
Sata 2.0 Serial ATA-300 3 Gbps (384 MB/s 2,4 Gbit/s (300 MB/s)
Sata 3.0 Serial ATA-600 6 Gbps (768 MB/s) 4,8 Gbit/s (600 MB/s)


Stessa cosa dicasi per un SSD. Quindi quale è il reale vantaggio ad utilizzare un SSD anziché un Hdd ?
L’unico vantaggio sta nel secondo parametro che abbiamo indicato in precedenza, cioè il valore di Average Seek Time (AVS). Il disco rigido per spostare le testine necessità di un certo tempo ,mediamente nell’ordine di  qualche millisecondo , mentre un SSD non avendo testine ha un valore di AVS nettamente inferiore e nell’ordine di nanosecondi. In conclusione possiamo affermare che se lavoriamo con pochi files di grandi dimensioni, non noteremo molta differenza tra l’uso di un Hdd o di un SSD in quanto la velocità di trasferimento è quella della specifica SATA, mentre se lavoriamo con molti files di piccole dimensioni,  l’SSD risulterà più veloce di un Hdd in quanto il suo valore di AVS è nettamente inferiore.


Gli SSD sono veramente più sicuri di un Hdd ?

Dipende. Anche se è vero che un SSD non avendo parti elettromeccaniche quali Testine e Motore, è esente da guasti tipo Heads Crash, Heads Stick o Blocco motore, ma non è assolutamente immune da guasti elettronici. Discutendo prettamente di recupero dati, per chiarire meglio facciamo un esempio :

  • Se un Hdd presenta settori difettosi o si guasta il gruppo testine, è possibile intervenire e recuperare se non tutti, una buona parte dei dati
  • Se in un SSD si guasta anche una sola NAND, recuperare i dati anche in parte risulta improbabile per via del metodo di elaborazione dei bytes prima descritto (Traslazione). Fortunatamente però, quasi la totalità dei guasti che possono affliggere un SSD, sono relativi o alla circuiteria di servizio o al Controller. In questi casi il recupero dei dati è pari al 100%.

Altra particolarità di alcuni SSD da considerare, è la presenza di resina epossidica in cui alcuni produttori affogano completamente o in parte i vari chip elettronici.


In questi casi se il guasto implica la lettura di ogni singola NAND, risulta praticamente impossibile eliminare la resina per dissaldare la NAND stessa. Per rimuovere la resina epossidica, è necessario riscaldarla ad elevate temperature, ben oltre al valore limite sopportabile dalla NAND con conseguente rischio di danneggiarla.


Principali formati di SSD

In commercio esistono molti formati di SSD. I più utilizzati sono i seguenti :

  • Classici Sata 2"½
  • mSata
  • M.2 mSata Ngff

Per quanto riguarda il nostro servizio di Recupero Dati, possiamo intervenire su qualsiasi formato in commercio.


Conclusione

Gli SSD sono realmente più veloci di un moderno Hdd ? Dipende dall’utilizzo
Gli SSD sono realmente più sicuri di un Hdd? No
E' possibile recuperare i dati da un SSD? Si